Le misurazioni fotometriche sui Led avvengono seguendo la normativa UNI11356, che identifica quali sono gli standard che si devono rispettare e che contraddistinguono un sistema di illuminazione perfetto.
Scopriamo insieme come queste tipologie di test vengono svolti, capendo a quali test vengono sottoposti questi strumenti durante la fase di realizzazione.
Il test sull’alimentazione elettrica
Il primo test che viene effettuato sui sistemi di illuminazione Led è quello che riguarda la tensione dei morsetti, che permettono appunto di alimentare il sistema Led
La normativa prevede che la tolleranza applicata si assesti su un livello pari allo ±0,2% se alimentato in corrente alternata, mentre questo livello scende allo ±0,1% se alimentato in corrente continua.
Il test avviene controllando questo valore con un apposito macchinario mentre il sistema Led viene collegato alla corrente ed entra in funzione.
In questo modo vengono apportate tutte le diverse modifiche necessarie affinché le lampadine Led possano funzionare in maniera corretta e non vi siano complicanze di ogni genere durante l’uso costante.
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Il controllo del movimento dell’aria attorno al sistema Led
Il secondo controllo che deve essere svolto è quello relativo alla movimentazione dell’aria attorno al sistema di illuminazione Led che viene usato.
In questo caso il valore che non deve essere superato è pari a 0,2 metri al secondo, quindi la lampada viene collegata alla rete elettrica e successivamente lasciata in funzione per qualche minuto.
In questo modo, grazie all’apposito apparecchio che isola l’area circostante alla lampada Led, è possibile controllare quale sia la movimentazione che viene registrata.
Qualora tale valore dovesse essere superiore, vengono svolti dei lavori che hanno il compito di rafforzare lo strumento, evitando quindi che un livello superiore possa generare potenziali problematiche.
La temperatura circostante al sistema di illuminazione
Un altro test fotometrico che viene svolto nel momento in cui si realizza un sistema di illuminazione Led è quello che riguarda la temperatura circostante all’apparecchio in funzione.
In questo caso occorre parlare di un valore che non deve mai essere superiore ai 25 gradi centigradi.
La misurazione avviene con un apposito rilevatore di temperatura e il controllo viene svolto orizzontalmente a una distanza pari ad almeno due metri rispetto al sistema Led che illumina una stanza.
Ovviamente, occorre prendere in considerazione il fatto che questo dato potrebbe subire delle variazioni nel momento in cui la stanza che viene illuminata ha una dimensione assai elevata.
Pertanto la temperatura di 25 gradi rappresenta uno standard variabile che può subire delle importanti modifiche a seconda dell’aria che la lampada o i faretti Led illuminano, apportando delle modifiche affinché il grado di tolleranza alla temperatura esterna possa essere incrementato.
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La stabilizzazione della sorgente luminosa
Oltre al precedente test relativo alla temperatura, viene effettuato un secondo controllo che si basa sulla lettura di tre dati fotometrici.
Questi servono per controllare il livello di potenza elettrica e questo controllo viene svolto con precisione sulle lampade, le quali vengono tenute in funzione per trenta minuti con intervalli di un quarto d’ora.
Se il grado di potenza e della temperatura non incrementano oltre l’uno percento, allora la lampada che viene sottoposta a questa misurazione può essere definita come stabile e affidabile.
Questi sono i vari controlli che vengono svolti sulle lampade Led prima che queste vengono poste in commercio, quindi si parla di una strumentazione certificata e sicura da usare.