Negli ultimi tempi, le bollette elettriche così come quelle del gas sono diventate sempre più care, al punto che numerose attività si sono ritrovate a dover chiudere i battenti, visti gli aumenti. Ovviamente, su questo tema, c’è una certa preoccupazione anche tra i cittadini privati, alla ricerca di opzioni più convenienti per tagliare i costi.
Scaldini, termoconvettori e radiatori elettrici sono in quest’ottica alcune delle opzioni green maggiormente in voga quando si tratta di riscaldare casa.
Se stai pensando di acquistare una di queste soluzioni, ti segnaliamo alcuni dei modelli più apprezzati in termini di performance e di consumi energetici e quali sono i loro principali vantaggi.
Termoconvettori: ecco le categorie più diffuse nei contesti domestici
Il parametro principale per catalogare i termoconvettori è la sostanza impiegata in ottica di funzionamento. Vi sono, di fatto, termoconvettori a gas, ad acqua ed elettrici.
Nel dettaglio, l’elemento distintivo dei termoconvettori elettrici e di quelli a gas è costituito da una ventola, regolabile in termini di velocità. Il suo scopo principale consiste nello spingere l’aria al di fuori del dispositivo, in modo da agevolare il riscaldamento domestico.
Per i modelli a gas, inoltre, non va dimenticato che occorrono sia uno scarico di fumi dotato di foro di dimensioni attorno ai 12 centimetri, sia un apposito allaccio, oltre che la presa d’aria esterna.
In termini di manutenzione, poi, se cerchi una soluzione che non arrechi particolari intoppi, l’opzione migliore con ogni probabilità è costituita dai termoconvettori elettrici.
In riferimento a termoconvettori ad acqua, per il loro corretto funzionamento è imprescindibile il ricorso a un apposito impianto: pompa di calore, caldaia e impianto solare termico hanno il compito di produrre acqua calda da immettere all’interno del termoconvettore che si differenzia dal termosifone tradizionale, per il semplice motivo che necessita di quantitativi di acqua inferiore e soprattutto a temperatura più bassa.
Termoconvettori: quali scegliere per riscaldare casa?
Tirando le somme, i termoconvettori ad acqua ed elettrici rendono di più nei contesti domestici di grandi dimensioni; di converso, quelli a gas performano meglio nei piccoli spazi, come monolocali oppure bilocali.
Inoltre, nelle case di montagna così come nelle cascine la scelta dei termoconvettori a gas ed elettrici si rivela la migliore in assoluto, perché non necessitano di alcun tipo di liquidi all’interno del circuito: qualora la temperatura scendesse al di sotto dello 0, quindi, non c’è il rischio che l’acqua geli.
I consumi dei termoconvettori
Capitolo consumi. Se sei alla ricerca di opzioni per pagare di meno in bolletta, i termoconvettori fanno proprio al caso tuo. Nel caso dei termoconvettori, il principio di funzionamento incide sensibilmente sul risultato finale. Lo stesso discorso, poi, risulta perfettamente valevole anche per ciò che concerne le modalità di utilizzo e, di conseguenza, i criteri di riscaldamento del contesto domestico. D’altronde, è risaputo che, a prescindere dall’elettrodomestico, le abitudini degli utenti contano in maniera considerevole.
Numeri alla mano, per quanto riguarda i consumi dei termoconvettori elettrici, le variazioni oscillano dai circa 600 wh ai 2.400 wh. Le resistenze attivate dal diretto interessato hanno un ruolo tutt’altro che indifferente.
I consumi dei termoconvettori a gas non si limitano solo ed esclusivamente al combustibile, dato che c’è da tenere in considerazione anche quelli elettrici e la ventilazione forzata.
Nel complesso, i termoconvettori maggiormente economici sono quelli che funzionano a gas e ad acqua. La loro logica di funzionamento verte tutta attorno all’impiego di acqua a una quarantina di gradi centigradi, fondamentale per riscaldare i contesti domestici a bassa temperatura. Si tratta di un importante risparmio economico, soprattutto se si tiene conto che con i termosifoni classici, l’acqua riscalda le case, raggiungendo temperature che sfiorano gli 80 gradi centigradi. Ridurre i costi superflui in bolletta non sarà affatto un miraggio, se deciderai di riscaldare casa con i termoconvettori.
Radiatori elettrici: un’ottima alternativa per riscaldare casa a bassi consumi
I radiatori elettrici sono un’alternativa davvero degna di nota tra le opzioni green in materia di riscaldamento della tua abitazione. La loro logica di funzionamento è imperniata attorno al moto convettivo naturale. L’aria calda, situata nel radiatore, sale ed esce, favorendo l’aspirazione di aria fredda, partendo dal basso.
Di fatto, l’aria calda prodotta da questo elettrodomestico finisce per propagarsi nella stanza in cui viene posizionato, quasi come fosse un climatizzatore d’aria. Il vantaggio dei radiatori elettrici è che il calore si propaga in modo uniforme, non essendoci ventole.
Numeri alla mano, il dimensionamento ideale va calcolato tenendo conto di 50W per mq. Questo significa, quindi, che per una stanza di 10 metri, la soluzione ottimale è un radiatore elettrico da 500W.
Agendo in questo modo, i consumi elettrici vengono ridotti. Prestazioni alte e spese contenute. Cosa c’è di meglio per risparmiare in bolletta?
Conclusioni
Insomma, a causa della crisi del riscaldamento, risparmiare sul gas quest’anno è diventata una priorità per le famiglie in Italia. Per questo motivo, il passaggio a termoconvettori e radiatori a basso consumo energetico sta diventando sempre più ricorrente per aiutare a riscaldare casa.
A tal proposito, sia i termoconvettori sia i radiatori elettrici sono ottime opzioni green per riscaldare casa, riducendo i consumi energetici. Ti forniscono, infatti, prestazioni di alto livello e ti permettono di abbattere i tanto temuti sprechi energetici, rendendo più leggera la bolletta elettrica e quella del gas.